COVID 19
L’anno 2020 è stato davvero difficile da vivere per tutti noi. I nostri amici si sono ritrovati senza quel poco che potesse dare sollievo alle loro giornate sempre difficili. La nostra realtà caritativa ha dovuto trasformarsi seguendo il corso degli eventi:
- dal mese di marzo la mensa è diventata sono da asporto;
- il centro ascolto è rimasto chiuso alcuni mesi e quando ha riaperto ha dovuto modificare radicalmente la propria identità a causa degli spazi esigui;
- le attività aggregative hanno subito una chiusura prolungata e la riapertura solo per brevi momenti in cui la stagione consentisse di svolgere le consuete attività all’aperto.
In particolare la mensa, nel mese di marzo, ha visto aumentare le persone che si presentavano alla distribuzione del sacchetto, fino ad arrivare a circa 400.
I motivi di questo aumento da noi riscontrato sono i seguenti:
- molte persone, che prima non si rivolgevano alle mense cittadine, sono senza fissa dimora che chiedono l’elemosina per strada nel centro cittadino, ma in questo particolare momento non riescono a sopravvivere con la sola elemosina;
- ci sono famiglie che già conosciamo perché ricevono il nostro “pacco spesa” ogni 15 giorni, ma in questo periodo di scuole chiuse hanno necessità maggiori perché i figli non possono usufruire della mensa scolastica per il pranzo;
- alcune delle altre mense hanno un numero limitato di pasti da asporto, noi invece abbiamo deciso di non limitare il numero di pasti distribuiti;
- alcuni dei nostri utenti abituali sono over 65 e pluripatologie, per cui restano in casa per paura di contrarre il virus e noi provvediamo alle loro necessità (alimenti e farmaci).